Il dipartimento Tutela della salute e il commissario ad acta per il Piano di rientro, Guido Longo, starebbero lavorando a “confezionare l’atto”. È questo il solco nel quale ieri per il Sant’Anna Hospital si è aperta un’altra settimana all’insegna dell’attesa. Questa è, in effetti, l’ultima indiscrezione che trapela rispetto al decreto di rinnovo dell’accreditamento che, dopo oltre due mesi di stop, chiuderebbe la partita rimettendo in pista la clinica cardiologica del capoluogo di regione. Poi ci sarebbe da giocare un altro match che vale 24 milioni di euro. È quello relativo alla firma sul contratto 2020 e allo sblocco delle spettanze per le prestazioni già erogate. Ma questa è un’altra storia e adesso l’attesa è tutta per la firma. Sta procedendo sulle corde di un aspetto dell’iter burocratico emerso soltanto nel weekend in base al quale la trafila rimette in gioco l’Azienda sanitaria provinciale. Sì, tra i tasselli decisivi seppur non determinanti ci sarebbe appunto un altro parere di competenza dell’Asp.
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