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Rapina, tentata estorsione e sequestro di persona. In carcere un 63enne di Curinga

L’uomo avrebbe fermato un furgone di un’impresa siciliana dedito alla consegna di quotidiani montando sul mezzo e impedendo al conducente ogni forma di comunicazione per chiedere aiuto

Nel pomeriggio di martedì 9 marzo 2021 a Curinga, i carabinieri della Compagnia di Girifalco hanno ottemperato a un ordine di esecuzione per la carcerazione, emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d'Appello di Catanzaro, a carico di un 63enne curinghese, ritenuto responsabile di reati di rapina, tentata estorsione, sequestro di persona, danneggiamento e interruzione di pubblico servizio, commessi tra Catania, Lamezia Terme e Curinga, tra il dicembre 2014 e il gennaio 2015. L’uomo era stato deferito in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria lametina e già sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari nel 2015, a seguito di indagini condotte dai Carabinieri di Lamezia Terme. L’attività investigativa ha permesso di ricostruire come l’uomo, all’epoca attivo nell’ambito dei servizi di distribuzione di giornali nel comprensorio, la notte del 30 dicembre 2014 nella periferia di Lamezia Terme, avesse fermato la corsa di un furgone di un’impresa siciliana, devoluto alla consegna di quotidiani, montando sul mezzo e impedendo al conducente ogni forma di comunicazione per chiedere aiuto. Costretto il malcapitato a guidare sino ad Acconia di Curinga, in località Torremezapraia, il curinghese ha dato poi fuoco al veicolo alla presenza di quest’ultimo. Ciò avveniva parallelamente ad altri episodi di minacce alla ditta, per imporsi quale riferimento esclusivo per la distribuzione della carta stampata nell’area. L'uomo, rinchiuso nella casa circondariale di Catanzaro – Siano, espierà una pena di tre anni di reclusione.

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