Ha fatto il suo esordio oggi nel maxiprocesso Scott-Rinascita contro i clan del Vibonese il collaboratore di giustizia, Raffaele Moscato, ex esponente di vertice del clan dei Piscopisani (dal nome della frazione Piscopio del comune di Vibo) che insieme ad Andrea Mantella è sicuramente il pentito più importante dell’intera inchiesta della Dda di Catanzaro che ha portato sul banco degli imputati oltre 300 persone. Rispondendo alle domande del pm Andrea Mancuso, il collaboratore ha confermato quanto reso nei verbali investigativi. In particolare ha spiegato che il clan dei Piscopisani ha negli anni raccolto voti per l’ex consigliere regionale del Pd, nonché ex assessore provinciale a Vibo, Pietro Giamborino, imputato nel processo con le accuse di concorso in associazione mafiosa e corruzione elettorale. Moscato ha accusato l’esponente politico di essere affiliato al clan dei Piscopisani da diverso tempo e di far parte del «locale» di 'ndrangheta di Piscopio. Moscato ha poi dichiarato che in cambio dei voti da parte del clan, Giamborino si sarebbe impegnato per trovare posti di lavoro per alcuni familiari dei vertici del clan. In altre occasioni, l’esponente politico avrebbe favorito l’assegnazione di lavori pubblici a ditte vicine al clan. Il collaboratore di giustizia ha poi rivolto accuse di vicinanza al clan Mancuso agli imprenditori Mario e Maurizio Artusa, imputati nel maxiprocesso.
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