I Consorzi di bonifica calabresi sono sul piede di guerra e battono cassa nei confronti della Regione. Ci sono in gioco oltre 60 milioni che tali enti reclamano a titolo di crediti per l’attività di forestazione svolta dal 2001 in base ai Piani annuali approvati dalla Cittadella e le cui attività sono state svolte appunto dai Consorzi.
La vicenda si trascina ormai da anni. È da tempo, infatti, che i Consorzi pretendono ulteriori somme, oltre quelle riconosciute e pagate dalla Regione e che, invece, secondo gli enti di bonifica sarebbero di gran lunga superiori a quelle già erogate. Per fare chiarezza sull’intricata vicenda, la Giunta Oliverio, nel 2019, costituì una commissione ad hoc per verificare l’effettiva consistenza dei crediti pretesi dai Consorzi ma, di fatto, il lavoro è andato avanti a rilento, per cui gli enti sub-regionali, adducendo difficoltà economiche legate al mancato incasso di tali somme da loro riportate in bilancio come residui attivi, hanno iniziato ad avviare ricorsi davanti al Tribunale di Catanzaro chiedendo la nomina di un Ctu perché provveda ad accertare d’ufficio le somme da loro reclamate.
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