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Gettonopoli, il pm di Catanzaro chiede l'archiviazione per quattro consiglieri

Nunzio Belcaro, Capogruppo di Cambiavento Catanzaro: «È una notizia che aspettavamo da tempo e sulla quale nessuno poteva avere dubbi»

Il palazzo di giustizia di Catanzaro
«"Il fatto non sussiste". Lo aveva già detto la città, ma ora, come apprendiamo dalla stampa, lo certifica anche chi ha compiuto le indagini. Il pubblico ministero chiede l’archiviazione di Nicola Fiorita e Gianmichele Bosco, ex consiglieri comunali di Cambiavento, perché il loro comportamento non presenta nessuna macchia: come eravamo certi, Bosco e Fiorita sono completamente estranei alla vicenda “Gettonopoli”».  È quanto si legge in una nota a firma di Nunzio Belcaro, Capogruppo di Cambiavento Catanzaro. Anche iper i consiglieri comunali Eugenio Riccio e Demetrio Battaglia il pm ha chiesto l'archiviazione.
«È una notizia che aspettavamo da tempo - prosegue Belcaro - e sulla quale nessuno poteva avere dubbi. La accogliamo con soddisfazione e con la serenità di chi ha sempre improntato la propria azione politica al rispetto della legge e alla correttezza etica e morale. Siamo certi che la richiesta sarà presto accolta dal Giudice per le indagini preliminari e la questione si chiuderà ufficialmente. Preme ricordare come la trasparenza e il forte senso di responsabilità nel modo di fare politica di Fiorita e Bosco li avesse spinti a rassegnare le dimissioni dal Consiglio comunale, pur nella consapevolezza di aver sempre agito nel rispetto delle norme e dell’etica, pur nella profonda convinzione che il garantismo fosse – e sia – l’unica strada da seguire quando si parla di indagini della magistratura. Proprio quelle dimissioni, apparentemente in disaccordo con l’assunto garantista, nacquero però dalla scelta di agire in radicale discontinuità con il tipico modus operandi della “vecchia politica”, che proprio dietro il garantismo spesso si trincera per avvinghiarsi al potere e quindi alla gestione della cosa pubblica. Con quel gesto, frutto di una riflessione personale dettata dalla consapevolezza di aver sempre agito correttamente, Fiorita e Bosco - conclude Fiorita - hanno inteso ridare, per la loro parte, legittimazione all’istituzione del Consiglio comunale dimostrando serietà e rispetto per il ruolo affidatogli da cittadini, ma hanno anche chiamato questo Consiglio comunale a prendere atto della sua debolezza. Una sfida non raccolta dalla maggioranza ma quanto mai attuale».

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