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Vertenza Betania a Catanzaro, in vista trattative per la ricapitalizzazione

La fondazione potrebbe registrare l’ingresso di nuovi imprenditori

Uno dei padiglioni di Fondazione Betania a Catanzaro

Richiesta di convocazione delle parti inviata e l’attesa per la risposta del prefetto, Maria Teresa Cucinotta, è già scattata. Il fardello degli stipendi arretrati a Fondazione Betania resta così sul trono dell’attualità. Al netto di eventuali sorprese, che sarebbero ovviamente accolte di buon grado dai dipendenti, d’altronde, i tempi burocratici potrebbero lasciare di scena la suspense anche per altri dieci giorni. Quella di Fondazione Betania è però una partita che si gioca su più tavoli perché la riattivazione dello stato d’agitazione non sembra essere passata inosservata agli occhi del Consiglio d’amministrazione della storica Onlus fondata dalla Chiesa.

Risposta prefettizia a parte, dunque, la situazione sarebbe comunque in movimento. L’assenza di notizie ufficiali impone ancora il condizionale, ma con il passare delle ore si fanno sempre più insistenti voci che collocherebbero a un punto di svolta la trattativa tra i vertici della fondazione e un gruppo di imprenditori per la stipula di un accordo teso alla ricapitalizzazione e dunque all’ingresso di nuova liquidità in grado di dare il respiro economico che serve, placando anche l’insofferenza dei dipendenti, senza far ricorso alle banche e a nuovi prestiti che danno inevitabilmente luogo a interessi da onorare.

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