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Crotone, Capocolonna rischia di sprofondare. Il Mibact avvia i lavori anti-erosione

Iniziate le ispezioni dei sub dei carabinieri nell’area di mare antistante il santuario

«Non potevamo aspettare. La situazione a Capocolonna è critica, quasi drammatica», e per l'intervento risolutivo, quello a cura della Regione Calabria, occorre troppo tempo. Così il segretario regionale per la Calabria del Ministero dei Beni Culturali, Salvatore Patamia, commenta l'avvio delle indagini subacquee propedeutiche ai lavori di messa in sicurezza urgente della falesia del promontorio Lacinio, nel tratto subito dietro la chiesetta della Madonna di Capocolonna.
Lavori disposti in procedura di somma urgenza, che consisteranno nel posizionamento di massi di diversa grandezza che possano proteggere dall'erosione marina (sia pure temporaneamente) le pareti della falesia. Le prospezioni sottomarine sono iniziate ieri mattina, ad opera del funzionario archeologo subacqueo incaricato e del Nucleo Carabinieri subacquei di Messina. Dovevano iniziare lunedì ma sono state rinviate di un giorno per via delle condizioni meteo marine avverse.

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