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La tragica alluvione del 2018 a Lamezia. Sott’accusa tecnici e vigilanti

La Procura contesta l’omicidio stradale per la morte della 30enne e dei suoi figli

L’Alfa Romeo su cui la sera del 4 ottobre 2018 viaggiavano la 30enne Stefania Signore e i suoi due figli di 7 e 2 anni, Christian e Niccolò Frijia, fu investita da un’«onda anomala» che si sarebbe formata non solo per la violenza e la quantità della pioggia caduta in quelle ore, ma anche a causa della mancata manutenzione di un terreno e dell’assenza di controlli da parte dei tecnici della Provincia. È questa la tesi della Procura di Lamezia che nei giorni scorsi ha notificato un avviso di conclusione indagini a 5 persone a cui viene contestata l’accusa di omicidio stradale per la morte della giovane madre e dei suoi due bambini (il corpicino di Niccolò fu trovato solo una settimana dopo). Le persone iscritte nel registro degli indagati sono: Antonio Condello, imprenditore 51enne residente ad Acconia di Curinga; Floriano Siniscalco, ingegnere 50enne residente a Girifalco; Francesco Paone (60 anni), Giovanni Antonio Lento (60) e Cesarino Pascuzzo (62), tutti e tre di Lamezia, dipendenti dell’amministrazione provinciale di Catanzaro.

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