Nuovo colpo di scena nel maxi processo Scott Rinascita. Durante l’udienza di ieri il giudice Gilda Romano ha annunciato di aver presentato domanda di astensione. Alla base della richiesta il fatto che lei e la collega Brigida Cavasino hanno composto il collegio giudicante che ha emesso la sentenza al termine del processo scaturito dall’inchiesta “Nemea” che ha portato a 7 condanne e 8 assoluzioni. Nelle motivazioni della sentenza i giudici hanno evidenziato «Luigi Mancuso come figura principale e di spicco della ‘ndrangheta calabrese, cui fanno capo, quantomeno in senso di sottomissione e di riconoscimento della sua maggiore caratura, tutte le realtà criminali calabresi, riconoscendo la sua maggiore importanza». Il collegio difensivo ha quindi ritenuto che in quel provvedimento vi sia «un’anticipazione del convincimento su Scott Rinascita». La giudice Romano che di quella sentenza è stata estensore ha quindi deciso di chiedere di potersi astenere. Non è la prima volta. Già in precedenza era stata avanzata richiesta di astensione ma era stata rigettata. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro