In campo a difendere Iacona, dopo la dura presa di posizione dell’Unione delle Camere penali sulla puntata di Presa diretta, il programma di Rai3 dedicato lunedì scorso all’indagine della Procura della Repubblica di Catanzaro "Rinascita Scott», scende l’amministratore delegato della Rai, Fabrizio Salini: «Presa diretta da anni fa giornalismo d’inchiesta di alto livello e di qualità, da tutti riconosciuto e apprezzato. Non è mai stato uno spazio in cui si pronunciano sentenze o si spettacolarizzano i processi anticipandone le conclusioni: non è questa, né lo è mai stata, la vocazione di Presa diretta. Al contrario, ha sempre informato il pubblico con scrupolo, rigore e oggettività. Proprio perché svolge un ruolo diverso, tutto centrato sull'informazione - rivendica l’ad di Viale Mazzini - va sottolineato con forza che Presa diretta è una trasmissione preziosa per la Rai nell’ottica del servizio pubblico e che in questo caso è svolto con grande serietà e indubbia professionalità».
Con Presa diretta si schiera anche il consigliere di amministrazione Riccardo Laganà, parlando di «un’autentica pagina di vero giornalismo e servizio pubblico televisivo» che ha posto «il giusto accento su una vicenda giudiziaria che ha pochi eguali nella storia di questo Paese». Mentre il gruppo calabrese dell’Unione nazionale dei cronisti italiani, presieduto da Michele Albanese, da anni sotto scorta proprio per la sua attività d’informazione sulle cosche, riconosce al programma di Rai3 «il merito di spezzare l’assordante silenzio dell’informazione nazionale su una delle vicende giudiziarie più importanti della storia italiana».
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