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Scuole Catanzaro, si torna in classe. Il Tar accoglie il ricorso dei genitori

Tar Calabria

È stato accolto dal Tar il ricorso promosso da un gruppo di genitori di Catanzaro, difesi dall'avvocato Gaetano Liperoti, contro l'ordinanza di chiusura delle scuole di ogni ordine e grado emanata dal Sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo. In particolare è stata ritenuta priva di adeguata istruttoria la nota dell'Asp di Catanzaro che suggeriva l'adozione della misura, essendo "manifestamente inconferente" il riferimento all'approssimarsi delle vacanze pasquali nel cui periodo sarà attuato il lockdown nazionale, "che dovrebbe piuttosto costituire ragione giustificativa del mantenimento e non della soppressione della didattica in presenza nello scorcio finale del corrente mese di marzo".

"Viene ribadito - commenta l'avv. Liperoti - che le chiusure indiscriminate di tutte le scuole di ogni ordine e grado sono misure sproporzionate, se non sorrette da ragioni particolarissime ed eccezionali e che quindi i Sindaci, nell'emettere ordinanze di questo genere, devono prima eseguire un'accurata istruttoria con precisi dati di riferimento, che nel caso erano del tutto assenti".

Il commento di Abramo

«La sentenza con cui il Tar Calabria ha accolto il ricorso di alcuni genitori contro l’ordinanza di sospensione dell’attività didattica in presenza che ho emanato venerdì scorso, la accetto e la rispetto con il senso del dovere e delle istituzioni che deve essere proprio di qualsiasi amministratore. Debbo tuttavia sottolineare che la decisione assunta dal sottoscritto è stata motivata dalla volontà di tutelare il bene primario della salute di studenti, familiari e corpo docente in considerazione di una nota ufficiale che ho ricevuto, nella stessa giornata di venerdì, dal dipartimento di Prevenzione dell’Asp di Catanzaro. Nota nella quale veniva proposta, sulla base “dell’aumento di casi di positività al Covid-19 all’interno delle varie scuole”, la chiusura di tutti gli istituti scolastici del territorio comunale dal 22 marzo al 6 aprile. Ho pensato tanto prima di redigere l’ordinanza e di firmarla, le mie valutazioni sono state ponderate da ogni punto di vista. So bene quanto sia necessario che i nostri figli frequentino il più possibile, e in tutta sicurezza, le aule scolastiche. Comprendo benissimo anche le difficoltà di molti genitori, che in questi giorni hanno avuto parecchie complicazioni nel conciliare gli impegni di lavoro con quelli familiari. Ma di fronte a un’indicazione chiara da parte dell’Autorità sanitaria competente sul territorio non me la sono sentita di assumere la responsabilità di non garantire seguito alla nota del dipartimento competente dell’Asp».

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