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Università Catanzaro, le nuove regole sulla didattica creano tensioni tra gli studenti

Decisione del Senato accademico: il 50 per cento delle lezioni dovrà essere tenuto in streaming

Università Magna Graecia Catanzaro

Studenti sul piede di guerra per l’erogazione delle lezioni online. La decisione di lanciare un’unica modalità di erogazione delle lezioni per le varie strutture didattiche, assunta nell’ultima seduta dal Senato accademico dell’Università Magna Græcia, ha creato uno scompiglio non indifferente tra gli studenti.
I singoli docenti dovranno scegliere di effettuare tutte le lezioni in streaming, nel rispetto del calendario già definito, o di effettuare in streaming almeno il 50 per cento delle lezioni calendarizzate e caricare sulla piattaforma la restante parte delle lezioni. Secondo quanto stabilito dall’organo guidato da Geremia Romano, in effetti, per gli studenti arriva l’obbligo di presenziare al 75 per cento delle lezioni erogate in streaming. E la forma stavolta è quanto mai sostanza perché, nonostante a conti fatti la decisione inciderà sul 25 per cento delle lezioni, non rispettare la nuova normativa significherà non poter sostenere gli esami delle materie per le quali la presenza in streaming non risulterà regolare. Da qui il subbuglio tra universitari preoccupati dalle sovrapposizioni non più contemplate tra lezioni, esami o tirocini che potrebbero far slittare esami già calendarizzati per aprile e maggio.

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