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Vaccini a Vibo, pazienti fragili ovvero “invisibili”

La denuncia dell’associazione “Le stelle del faro” che da settimane prova a prenotare un gruppo di diversamente abili

Fila di pazienti davanti all'ospedale di Vibo in attesa della vaccinazione anti covid

Gli ultimi non saranno i primi. Non in Calabria, non nel Vibonese. Perché, alla fine, non è “andato tutto bene” né la pandemia ci ha reso migliori. Così gli ultimi resteranno ultimi. Chi era invisibile ieri è invisibile anche oggi. Così mentre il Covid continua a fare il suo corso, la vaccinazione segue la sua... strada. Quella che passa dai numeri con oltre 75mila dosi inoculate alla categoria “altro” su 283mila. Numeri che danno forma a quanto sta accadendo nel vibonese, dove accade che un’associazione che si occupa di diversamente abili non riesca a dare voce ai suoi associati. Ragazzi disabili, ragazzi con forme gravi e meno gravi di disabilità che aspettano ancora di sapere quando arriverà il loro turno per la vaccinazione. Aspettano ma in realtà non sono ancora neanche in elenco e questo nonostante da oltre un mese c’è chi ha deciso di lottare per loro. Lo fa il presidente de “Le stelle del faro”, Francesco Lico. É indignato, amareggiato e lo è perché dopo un anno di pandemia non può fare altro che constatare che «in un anno di queste persone nessuno si è preoccupato». Non l’hanno fatto quando le famiglie avevano bisogno di assistenza sanitaria né oggi che questi ragazzi dovrebbero essere vaccinati.

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