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Caminia di Stalettì, arriva la “resa” dei proprietari

Dopo le proteste si riaprono le porte delle villette sequestrate ma solo per consentire il recupero di effetti personali

Dopo lo sgombero a Caminia di Stelattì, Carabinieri e Guardia costiera sovrintendono le operazioni di rientro provvisorio

Sigilli rimossi a Caminia, ma soltanto per il tempo utile agli occupanti delle villette sequestrate di rientrare in possesso dei beni personali, prima che sia troppo tardi. Il conto alla rovescia per le demolizioni è già partito e terminerà in prossimità dell’inizio della stagione estiva. Il Comune di Stalettì lo conferma, dichiarando di aver ottenuto i primi 100 mila euro per demolire e smaltire il materiale residuo delle abitazioni che già da due anni sono destinatarie dei provvedimenti, operazioni che sarà ora l’ente pubblico a realizzare addebitando le spese ai proprietari. E sono già sei le famiglie che hanno alzato bandiera bianca, chiedendo e ottenendo la possibilità di rientrare per un’ultima volta nelle case in riva al mare che per anni hanno abitato. Così la frazione marina di Stalettì si ripopola, ma con la presenza di Guardia costiera e Carabinieri impegnati a coordinare le operazioni preliminari alla cancellazione definitiva dei primi bungalow.

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