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Tropea, la politica dietro l’esclusione dai fondi?

I dubbi del sindaco Macrì sull’estromissione della città dai finanziamenti regionali destinati ai Borghi più belli della Calabria

Il consiglio comunale di Tropea

Un entusiasmo che si tagliava con il coltello. È quello che si respirava, ieri mattina, nel corso del consiglio comunale incentrato, quasi esclusivamente, sulla vittoria di Tropea al concorso “Il Borgo dei borghi più bello d’Italia”. Il sindaco Nino Macrì, in apertura dei lavori consiliari, ha ringraziato tutti coloro che hanno contribuito al trionfo della “Perla del tirreno” che si è piazzata al primo posto, sbaragliando la concorrenza di altri 19 borghi agguerritissimi.
Il primo cittadino, nel suo intervento, non ha mancato di rimarcare l’ottusità di una certa politica regionale che ha escluso il “Borgo più bello d’Italia” dai fondi destinati ai tutti quei Centri calabresi che si distinguono per bellezze paesaggistiche, architettoniche e tradizioni culturali ed enogastronomiche. «A distanza di tempo – ha sottolineato Macrì – non mi va di puntare il dito contro questo o quel politico. Resta l’amarezza per aver perduto un milione di euro, che era destinato al palazzo Santa Chiara, e per non avere avuto il riconoscimento che domenica scorsa ci è stato assegnato da una giuria di esperti nazionali e dal voto popolare».

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