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Tumori e prevenzione, crollo delle prestazioni in Calabria

Gli altri effetti della pandemia. Agenas: nel 2020 in Calabria -37% di mammografie e 40% di interventi chirurgici

L’altra faccia dell’emergenza è quella che riguarda i pazienti affetti da patologie gravi, titubanti nell’affrontare cure e sottoporsi a indagini diagnostiche per timore di contrarre il coronavirus. Analizzando i dati elaborati dall’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas), che ha messo a confronto gli stessi periodi del 2020 con quelli del 2019, vengono allo scoperto situazioni singolari: le mammografie si sono ridotte del 30% a livello nazionale, con punte del 40% in Sardegna e Calabria e del 37% nella Provincia Autonoma di Trento, e un calo del 22% dei ricoveri per ictus ischemico con punte del 54% in Valle d'Aosta e di quasi il 50% in Molise.

A esser diminuiti nettamente, confrontando i dati di marzo-giugno 2020 con marzo-giugno 2019, sono anche gli interventi chirurgici per tumore al seno, con un -22% a livello nazionale, che in alcune regioni però vedono un forte calo: -62% in Molise, -52% nella Provincia Autonoma di Trento, -48% in Calabria, -37% Basilicata, -35% in Lombardia. In controtendenza invece Lazio e Sardegna che vedono invece addirittura una crescita rispettivamente di circa il 5% e 6% dei volumi di interventi. Per quanto riguarda invece i ricoveri per infarto acuto del miocardio, i dati mostrano un calo del 22,5% a livello nazionale nell'anno dello scoppio della pandemia.

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