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Vibo, i Nas acquisiscono documenti sulle inoculazioni di siero alla categoria “altro”

Scorte di vaccino finite, l'Asp alza le braccia

Terminano i vaccini di Moderna e Pfizer – a disposizione dell’utenza è rimasto solo AstraZeneca che la maggior parte delle persone (anziani o soggetti con patologie gravi) ha rifiutato – e immancabile è stato il caos al Palazzetto dello Sport di viale della Pace.

Nelle stesse ore nella sede dell’Asp era in corso un blitz dei carabinieri del Nas che hanno acquisito documentazione relativa alle vaccinazioni contro il coronavirus, effettuate sulle persone che, pur non ricadendo tra le categorie da sottoporre in quel frangente al siero, ne hanno ricevuto la somministrazione. Operazione possibile solo a seguito della prescrizione da parte del medico curante, propedeutica all’inserimento negli appositi elenchi. L’obiettivo dei Nas è, ovviamente, quello di verificare la correttezza delle operazioni, specie alla luce della mancanza di dosi che sta paralizzando il servizio sul territorio.

Paralisi i cui effetti sono stati maggiormente avvertiti dai tanti utenti che hanno dovuto percorrere centinaia di chilometri per raggiungere il centro vaccinale cittadino. In coda, infatti, c’era gente proveniente da ogni parte della regione – in particolar modo da Cosenza – che è stata costretta a fare ritorno a casa senza aver concluso nulla.

«Questo è un grave disservizio – denunciano gli utenti in coda –. Ci sono anziani che per arrivare a Vibo hanno dovuto fare due ore di macchina. Non avvisano e non solo ci fanno perdere tempo e soldi per gli spostamenti ma dimostrano di non avere rispetto per la nostra dignità». C’è chi parla addirittura di vergogna, e chi rimarca di aver perso una giornata di lavoro.

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