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Vibo Marina, cerimonia in ricordo delle vittime del bombardamento del 12 aprile 1943

La targa a ricordo delle vittime del bombardamento del 12 aprile 1043 a Vibo Marina

«L’emergenza Covid, ci induce ancor più ad riaprire i cassetti della memoria per ricordare l’improvviso e violento bombardamento aereo di Vibo Marina del 12 aprile 1943 ; una pagina del passato di questo importante territorio costiero, da far conoscere anche alle nuove generazioni, per riflettere sul tema delle emergenze come quella che stiamo vivendo, sulle guerre fatte con le armi ancora aperte in terre non lontane, sulla necessità di dialogo fra cittadini e varie culture, sull’integrazione non solo nelle scuole, sul necessario cambiamento dello stile di vita e sul perseguire la pace giorno dopo giorno guardando al bene comune ed al rispetto della dignità della persona». Con questi obiettivi la Pro loco di Vibo Marina, guidata dal dottore Enzo De Maria, anche quest’anno, in occasione del 78° anniversario, ha voluto ricordare quella tragica giornata del 1943, quando le potenti bombe sganciate dagli aerei anglo-americani colpirono punti strategici di Vibo Marina, il porto e la stazione ferroviaria presidiata dai militari le cui numerose perdite non furono mai rese note.

Vibo Marina dopo il bombardamento del 1943

«Una grande Comunità marittima-portuale, spesso invitata a soffermarsi su giornate nazionali e mondiali, non può dimenticare - sostiene De Maria - avvenimenti importanti della propria microstoria che hanno lasciato ancora ferite profonde nel luogo e nel cuore della nostra gente. Abbattendosi in particolare su un punto civile, il piccolo campo sportivo all’epoca adiacente alla scuola “Presterà” oggi nota come “pinetina 12 aprile 1943”, le grosse bombe distrussero in un attimo le abitazioni adiacenti, vi persero la giovane vita dieci concittadini che vogliano ricordare perché rimangano sempre presenti: Annunziata Corso (anni 7) e le sorelline Rosaria e Lucia De Lorenzo (5 e 11 anni) che giocavano nel campo, Giovanna Lenza studentessa ginnasiale (14 anni), Rosina Sacco da poco sposata (anni 29), della famiglia Neri perdeva la vita la mamma Mariantonia Romano (33 anni) insieme ai suoi 4 figli Nicolina (10 anni), Vincenzo (7 anni), Anna (3 anni) e Franca (appena 7 mesi). Come ormai da tradizione, lunedì 12 aprile cittadini e soci della Pro Loco hanno deposto dei fiori, per commemorare quella giornata, sotto la targa in marmo presente sul muro esterno della Scuola Elementare “Presterà" di Vibo Marina - collocata dai cittadini nel 1993 a ricordo di quell’evento- ove ancor oggi si legge “ La morte di giovani innocenti sia per tutti seme di pace”. Una cerimonia semplice ma significativa che sino al 2019 si svolgeva con la partecipazione di insegnanti ed alunni della Scuola elementare “Presterà” ; una scuola importante e molto bella , costruita negli anni ’30 dal grande benefattore Zanotti Bianco, frequentata nel passato da tante generazioni di ragazzi, ma da quasi tre anni è completamente chiusa per lavori che tardano ad essere avviati dal Comune. Un “Presterà” che appare quindi muto, senza le consuete voci liete dei tanti scolari, proprio come i giorni tristi del post-bombardamento; un silenzio che sollecita il Comune ad attivarsi in fretta ed al meglio per riaprire al più presto questo Plesso storico di Vibo Marina. Vibo Marina, la Comunità più grande della provincia dopo il capoluogo, che ha scarsi servizi ed edifici pubblici, ben pochi dedicati all’ istruzione pubblica; mentre sarebbe opportuno e necessario individuare una nuova area di sviluppo scolastico ove realizzare nuovi ampi edifici, moderni e dignitosi, funzionali e sicuri, magari inseriti nel piano triennale delle opere pubbliche. Perché tutto abbia un senso».

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