Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Porto di Catanzaro, la Procura indaga sulle concessioni

Nel mirino la gestione affidata alla Navylos e anche la proroga decisa nel giugno scorso. Tre persone accusate di abuso d’ufficio e falso

I pontili del proto di Catanzaro

La concessione per la gestione dei pontili mobili nel porto di Catanzaro Lido sarebbe stata illegittima. Lo sostiene la Procura della Repubblica che ha aperto un fascicolo di inchiesta e ha chiesto l’interdizione dai pubblici uffici per il dirigente del settore Patrimonio di Palazzo De Nobili Adelchi Ottaviano. Sulla richiesta dovrà decidere il gip del Tribunale di Catanzaro dopo aver ascoltato il dirigente comunale in un interrogatorio già fissato per fine mese. Nel registro degli indagati sono finiti anche un funzionario del Comune Vincenzo Carioti e il legale rappresentante della società che gestisce i pontili, la Navylos, Raoul Mellea. Gli indagati devono rispondere a vario titolo di abuso d’ufficio e falso. Secondo il sostituto procuratore titolare del fascicolo Chiara Bonfadini il Comune non avrebbe potuto affidare la concessione dell’area demaniale interna al porto alla Navylos perché la società non avrebbe avuto i necessari requisiti. Diversi i rilievi sollevati dagli inquirenti alla procedura seguita dall’amministrazione comunale e alla documentazione presentata dalla società. In particolare la Procura contesta sia la concessione rilasciata nel 2016 sia la proroga avvenuta nel giugno del 2020 e valida fino al marzo 2021. In quest’ultimo caso gli inquirenti non mancano di sottolineare come all’epoca della proroga la Navylos fosse al centro di un’altra inchiesta che aveva già portato nel luglio del 2019 al sequestro di 38 pontili ritenuti pericolosi perché sprovvisti delle dovute certificazioni.

Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro

Caricamento commenti

Commenta la notizia