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Catanzaro, il monopolio sul porto di Lido

La ricostruzione della Procura sulla concessione dei pontili a partire dal 2016

I pontili del proto di Catanzaro

«Monopolio gestionale», così il sostituto procuratore Chiara Bonfadini descrive la situazione nel porto di Lido. È allarmante il quadro tracciato dagli inquirenti nelle 20 pagine che compongono la richiesta di interdizione dai pubblici uffici avanzata nei confronti di Andrea Adelchi Ottaviano dirigente del settore Patrimonio del Comune di Catanzaro indagato nell’inchiesta aperta sul rilascio delle concessioni per la gestione dei pontili mobili nel porto di Lido. Il dirigente deve rispondere di quattro ipotesi di abuso d’ufficio, tre di falso e un caso di omissioni di atti d’ufficio. Nel registro degli indagati compaiono i nomi anche del funzionario del Comune Vicenzo Carioti e del titolare della Navylos Raoul Mellea. «Gli esiti investigativi - scrive il pm nella richiesta - hanno disvelato una serie di irregolarità in capo all’amministrazione comunale di Catanzaro e, in particolare, al responsabile del Settore Patrimonio Andrea Adelchi Ottaviano, la cui gravità e sistematica reiterazione negli anni non può che indurre a ravvisare una intenzionale disapplicazione delle norme di legge e regolamentari in materia di rilascio di concessioni demaniali marittime al preciso fine di favorire indebitamente la Navylos s.r.l. (ovvero il suo titolare Mellea) e consentirle di ottenere e mantenere un vero e proprio monopolio gestionale del porto di Catanzaro Lido, con tutte le conseguenze del caso in termini di vantaggi patrimoniali e benefici di immagine e pubblicità sul territorio».

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