Ancora un sequestro di prodotto ittico sottomisura illecitamente pescato nelle acque del compartimento marittimo di Crotone.
Questa volta, gli uomini della capitaneria di porto sono intervenuti a seguito di una segnalazione giunta alla sala operativa della Guardia costiera che riguardava la presenza alcune unità da pesca sotto costa in prossimità della foce del fiume Neto. Le verifiche successive alla segnalazione, avviate in mare, con l’impiego della Motovedetta CP321, è proseguite anche a terra hanno consentito di intercettare in località Fasana nel comune di Strongoli a confine col territorio di Crotone, un veicolo diretto a sud che trasportava circa 100 kg di novellame di sarda, la famosa “nannata” o “bianchetto”.
Sul mezzo c'erano ventinove cassette di piccolissimi esemplari di sardina privi, ovviamente, di qualsivoglia documentazione utile ad attestarne la provenienza e la tracciabilità. Probabilmente il frutto della pesca illegale nelle acque antistanti il Neto.
La Guardia costiera ricorda che la pesca, la detenzione e il trasporto di tale specie allo stato giovanile è vietata dalla normativa comunitaria e nazionale proprio perché fortemente impattante sull’ecosistema marino e sulla risorsa ittica. Al trasportatore fermato è stata elevata una sanzione amministrativa di 4 mila euro, per la detenzione e il trasporto del prodotto vietato.
Il prodotto ittico sequestrato, dichiarato idoneo al consumo umano dall’Azienda Sanitaria Provinciale di Crotone, è stato devoluto in beneficienza per le mense degli enti caritatevoli di Crotone.
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