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Catanzaro, caso Petrini: si va in secondo grado. La Dda: con la Tassone fu corruzione

L’ex presidente di sezione della Corte d’Appello è stato condannato a 4 anni e 4 mesi

Marco Petrini e Marzia Tassone

L’ex presidente di sezione della Corte d’Appello di Catanzaro Marco Petrini dovrà affrontare il processo d’appello. Infatti da una parte la Dda di Salerno ha impugnato l’assoluzione decisa dal gup per un capo di imputazione, dall’altra la difesa dell’ex giudice, gli avvocati Francesco Calderaro e Agostino De Caro, hanno presentato appello per la sentenza che ha condannato Petrini a 4 anni e 4 mesi di reclusione. In primo grado il gup Vincenzo Pellegrino aveva assolto Petrini dalle accuse di aver favorito l’avvocatessa Marzia Tassone in cambio di prestazioni sessuali. Il gup di Salerno nelle 156 pagine di motivazioni aveva sottolineato che «gli elementi costitutivi del reato oggetto di imputazione sono radicalmente inesistenti». Ora però con il ricorso presentato dalla Dda il caso sarà discusso dai giudici della Corte d’Appello. Per i pm infatti «si delinea pienamente la fattispecie della corruzione in atti giudiziari».

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