L’episodio delle pecore che brucavano indisturbate l’erbetta all’interno del cimitero del borgo storico di Castiglione Marittimo, frazione del comune di Falerna, ha suscitato reazioni varie, disappunto, sarcasmo con qualche polemica e strumentalizzazione politica. Un fatto immortalato da una foto diffusa mediaticamente, che certo, piaccia o non piaccia, non torna ad onore dell’intera comunità e di cui ogni membro indirettamente dovrebbe sentirsi moralmente responsabile. Una vicenda quella degli ovini al pascolo nel cimitero di Castiglione che ha spinto i carabinieri della locale Stazione a intervenire per accertare i vari aspetti dell’accaduto, benché nessuna richiesta in tal senso fosse pervenuta da alcuno. I militari si sono adoperati alla ricerca della verità, acquisendo elementi utili alle indagini attraverso il popolare Facebook. Sono riusciti a risalire così ai soggetti che avevano segnalato la questione e che ne hanno discusso animatamente sul social. Solo fonti confidenziali hanno consentito ai carabinieri d’individuare gli interessati: un forestiero 78enne e una cittadina straniera, entrambi residenti a Falerna. Sarebbe stato della donna il compito di custodire il gregge sorpreso dall’obiettivo fotografico a pascolare nel camposanto. Nell’assumersi la responsabilità dell’accaduto, mentre il proprietario era fuori sede, la straniera avrebbe fatto rilevare la mancanza di custodia del cimitero e la presenza di cancelli aperti. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro