I carabinieri della stazione di Pianopoli e del NOR – Sez. operativa della Compagnia di Lamezia Terme (CZ) hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Lamezia Terme, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 2 indagati ritenuti responsabili, a vario titolo, di rapina aggravata in concorso e porto abusivo di armi.
La misura trae origine da un’indagine della Compagnia di Lamezia Terme, condotta tra il dicembre 2020 ed aprile 2021, a seguito di una prima rapina a mano armata perpetrata ai danni di un’anziana signora il 15 dicembre 2020 a Feroleto Antico e di una seconda consumata in un’abitazione di Pianopoli, la notte del 04 febbraio 2021, sempre ai danni di un’anziana donna.
L’attività investigativa, sviluppatasi incrociando le dichiarazioni delle vittime con l’analisi delle immagini estrapolate da circuiti di videosorveglianza pubblici e privati, ha consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza sul conto di due pianopoletani: C.D., cl.’63, e S.O, cl. ’93, quest’ultimo pregiudicato, in ordine alla rapina perpetrata lo scorso 15 dicembre nella località Polverini di Feroleto Antico. Qui un’anziana donna, mentre stava passeggiando nei pressi della propria abitazione, sotto la minaccia di una pistola veniva costretta a consegnare l’oro che indossava. Le attività di indagine hanno consentito di riconoscere i due uomini ritratti dalle telecamere della zona e di ricostruire i loro spostamenti nelle fasi precedenti e successive all’evento.
Le ulteriori attività, anche di natura tecnica, hanno inoltre consentito di individuare l’arma utilizzata, risultata essere clandestina ed in uso a S.O., arrestato in flagranza di reato lo scorso febbraio per il porto abusivo dell’arma. Lo stesso S.O. è inoltre indagato, nell’ambito del medesimo procedimento penale, per una ulteriore rapina perpetrata la notte del 04 febbraio 2021, in un’abitazione del centro di Pianopoli. Anche in questa circostanza la vittima è risultata un’anziana signora che, minacciata dall’uomo travisato che si era introdotto dentro casa, veniva privata dei gioielli che indossava.
Sul conto di S.O, già detenuto a seguito del citato arresto in flagranza, è stata applicata la misura cautelare in carcere mentre C.D, incensurato, è stato sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari.
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