L’iter burocratico rallenta la costruzione di un nuovo punto nascita, ma promette interventi migliorativi per restituire all’ospedale di Soverato un ambiente capace di lavorare in sicurezza. L’ultimo passo verso un ritorno alla normalità è l’approvazione della variante tecnica al progetto del blocco operatorio di ginecologia per un importo complessivo, al netto del ribasso contrattuale, di 220 mila euro. La modifica proposta non altera la natura generale del contratto, ma lo incrementa di quasi 68 mila euro, cifra non troppo esosa per il bilancio sanitario dell’azienda, che punta tutto nel tentativo di convincere il Ministero della salute a riaprire il punto nascita, sospeso dopo l’ispezione del 7 luglio 2019 e mai riaperto. Questa volta la sfida diventa quella non solo di tecnici e dirigenti, ma anche di medici e operatori sanitari che mettono la propria esperienza a servizio dei progettisti, chiedendo e ottenendo ambienti più funzionali al proprio lavoro.
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