I carabinieri, insieme a molti loro famigliari, della Compagnia di Cirò Marina, hanno aderito venerdì ad una raccolta di sangue promossa dalla locale sezione dell’Avis. L’obiettivo dell’iniziativa, che ha permesso di raccogliere 19 sacche, è stato quello di favorire il conseguimento dell’autosufficienza nel centro trasfusionale provinciale di Crotone; il gesto di solidarietà che ha visto protagonisti gli uomini e le donne delle forze dell’ordine, si rileva, infatti, quanto mai importante in periodi di forti criticità, come, appunto l’epidemia da Covid 19 che, a causa della serie di limitazioni, ha ridotto la disponibilità di sangue.
I prelievi sono stati eseguiti, con il supporto di medici ed infermieri, nel cortile della grande caserma, di Via A. Moro, dove si è posizionata l’autoemoteca, in dotazione della sede provinciale dell’Avis. Una sensibilità e solidarietà che a Cirò Marina non lascia indifferenti nemmeno la numerosa comunità islamica, che conta circa 150 persone, che risiede a Cirò Marina. In più occasioni, presso la sede dell’Avis nel centro culturale Assalam, nel quartiere Montagnella, i cittadini immigrati hanno aderito alla campagna di donazione di sangue. Un modo per dimostrare di voler essere parte attiva nella società locale in cui la comunità vive tra integrazione ma ancora forme di isolamento e emarginazione. Quella musulmana, con la netta prevalenza di marocchini, resta una comunità alquanto chiusa in sé stessa; ma per fortuna, le differenze culturali scompaiono di fronte alla volontà di essere solidali. Una sensibilità che “può essere messa anche in valigia” per essere tirata fuori, nel soggiorno al mare; così in passato la giornata di donazione nella cittadina si è estesa anche agli ospite dei villaggi turistici.
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