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Crotone, il pentito Mannolo: il cardiologo era uomo del clan

La testimonianza del collaboratore al processo contro il medico legato ai Grande Aracri

La testimonianza di Dante Mannolo al processo di Crotone

«Alfonso Sestito? Era un affiliato del clan Grande Aracri perché con l’avvocato Mimmo Grande Aracri organizzava appuntamenti per i villaggi, da Sellia Marina a Le Castella». Sono pesanti come macigni le parole che ieri il collaboratore di giustizia Dante Mannolo, in collegamento video da una località segreta, ha pronunciato come teste d’accusa al processo che vede alla sbarra Alfonso Sestito, il cardiologo 51enne del policlinico “Gemelli” di Roma finito in manette il 15 gennaio 2020 per associazione mafiosa ed estorsione nell’ambito dell’inchiesta antimafia “Thomas”. Il pentito (figlio del boss di San Leonardo di Cutro, Alfonso Mannolo) davanti al Tribunale di Crotone presieduto da Massimo Forciniti (a latere Elvezia Cordasco ed Ersilia Carlucci) ha raccontato degli appetiti che le cosche cutresi hanno sempre avuto per i villaggi turistici della fascia ionica.

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