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Catanzaro, il curriculum criminale dei Lobello. “Cerniera” tra clan e mondo politico

Il Tribunale ripercorre le indagini sulla famiglia negli ultimi vent’anni. Nel 2000 si svolse un summit in azienda per spartirsi i lavori sull’A2

Un’impresa “cerniera” tra la criminalità organizzata e il mondo dell’economia e della politica locale. Così le indagini da quasi un ventennio descrivono il ruolo della famiglia Lobello.

Già nel 2000 con l’operazione Squarcio emergeva il ruolo dei Lobello. In un cantiere di inerti del gruppo imprenditoriale si svolse «un summit interprovinciale di ‘ndrangheta». L’incontro avrebbe avuto come oggetto i tentativi di infiltrazione nei lavori di ristrutturazione dell’autostrada Salerno Reggio Calabria e sarebbero stati presenti i rappresentanti di una famiglia mafiosa di Gioia Tauro. Durante l’operazione Ghibli invece gli investigatori rilevarono come Giuseppe Lobello prestasse la propria vettura ad alcuni affiliati per raggiungere i luoghi dei summit ed eludere le indagini. Ma è nel 2007 con l’indagine “Mafia e appalti” che veniva «evidenziato il connubio mantenuto con esponenti di affermate e potenti consorterie criminali e la capacità di permeare all’interno di realtà amministrative e istituzionali godendo di efficaci aderenze».

Gli inquirenti si concentrarono sulle «cointeressenze e i legami funzionali tra alcuni gruppi imprenditoriali legati a contesti malavitosi e alcune istituzioni politiche del comprensorio territoriale catanzarese». Il procedimento venne archiviato ma nel provvedimento venne evidenziato che era emersa la vicinanza dell’impresa Lobello alla cosca reggina dei Mazzagatti. Ancora il nome dei Lobello finì anche nell’inchiesta Effetto Domino per un tentativo di estorsione ai danni di due imprenditori per costringerli a cedere in subappalto la fornitura di calcestruzzo per i lavori della ferrovia Catanzaro Lido - Settingiano. Le presunte vittime ritrattarono durante l’incidente probatorio. Stessa cosa fece un altro imprenditore di Stalettì. Per il collegio che ieri ha disposto il sequestro «la ritrattazione delle persone offese può assurgere a indizio di una forza intimidatoria particolarmente elevata da parte dei Lobello».

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