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Originaria di Strongoli la mamma della 22enne morta sul lavoro a Prato

Un filo di tristezza lega Strongoli a Prato. E’ originaria del Comune crotonese, infatti, la mamma di Luana D’Orazio: la ventiduenne, morta lo scorso 3 maggio, in un drammatico incidente sul lavoro in un’azienda tessile a Oste di Montemurlo; la giovane, mamma di un bambino di 5 anni, è rimasta impigliata nel macchinario per preparare la struttura verticale dell’ordito, che, risucchiandola nel rullo, l’ha uccisa. La mamma di Luana, Emma Marrazzo, ha vissuto a Strongoli, fino ai primi anni ’80, nel rione Lunaccia che si sviluppa attorno alle S. Croci; poi, la decisione della famiglia di emigrare in Toscana, dove si è sposata e sono nati i due figli. Con loro ed il marito, Emma, tornava d’estate per trascorrere le vacanze estive; almeno fino a quando Luana non è rimasta incinta. Luana, che viveva a Pistoia, con i genitori e il fratello, da circa un anno aveva iniziato a lavorare nell’azienda tessile del distretto di Prato. Particolarmente bella, nel 2018, aveva partecipato come comparsa al film "Se son rose" di Leonardo Pieraccioni. La Procura di Prato ha aperto un'inchiesta sulla sua morte e ha iscritto due persone nel registro degli indagati.

Il sindaco di Strongoli Sergio Bruno ha espresso il cordoglio della cittadina: «Tutta la comunità della città di Strongoli si è stretta attorno al dolore che ha colpito la famiglia D'Orazio-Marrazzo per l'atroce morte della giovane Luana. L'amministrazione ha espresso in maniera esplicita vicinanza alla famiglia di questa giovane mamma, anche mediante l'affissione di manifesti funebri sia a Strongoli che nel paese in cui vive la famiglia della vittima. I familiari hanno ringraziato tutta la comunità strongolese, attraverso l'interlocuzione con il primo cittadino».

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