La Colonna dorica non è al momento vulnerabile all’attività sismica che si registra nel territorio crotonese. Questo quanto emerso dallo studio condotto dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia e dall’Istituto Gravina di Crotone, tutto sotto il coordinamento del professore Antonio Giulio Cosentino. Al progetto hanno collaborato anche i Vigili del Fuoco, il Polo museale di Crotone e l’Anc Brugherio. «In caso di evento sismico – ha chiarito Cosentino che è un geologo – non sono previsti effetti di amplificazione tali da minare la stabilità della colonna. Ma questo non vuol dire che questa condizione rimanga permanente nel tempo». Come ha spiegato l’insegnante-geologo la colonna è fatta di calcarenite, un materiale soggetto a deterioramento nel tempo per agenti atmosferici, ma anche per l’effetto della salsedine, e questo potrebbe nel tempo rendere la colonna più fragile rispetto a quanto non lo sia oggi: ecco perché una manutenzione costante e continua è importantissima.
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