Assolta perché il fatto non sussiste. L’ex responsabile dell’ufficio tecnico Vincenza Chiaravalloti prende la sua rivincita in sede penale e si lascia alle spalle l’incubo dell’accusa di un supposto abuso edilizio connesso con l’edificazione di una propria abitazione, contestato al tempo in cui era a capo del settore urbanistico del Comune di Soverato. Una vicenda dal finale a sorpresa, arrivato a tre mesi dalla condanna in sede amministrativa. La situazione si fa confusa e per tentare di sbrogliare una matassa aggrovigliata fino a far perdere l’orientamento, ieri pomeriggio si è svolto un primo incontro al Comune di Soverato, alla presenza dell’interessata, degli avvocati Matteo e Vincenzo Caridi che l’hanno affiancata in questa vicenda, dei tecnici comunali e degli amministratori dell’ente di cui è ancora una dipendente.