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Recovery, i sindaci riuniti in Calabria chiedono più tecnici ai Comuni

Sul piatto 5mila assunzioni per portare avanti l’esecuzione del Piano di resilienza

Portare da 2.800 a 5.000 il numero dei tecnici da assumere nei Comuni del Mezzogiorno e incontrare il presidente dell’Anci Antonio Decaro per chiedere all’associazione dei Comuni di prendere finalmente una posizione contro l’ennesimo “furto” nei confronti del Meridione, sono due degli obiettivi prefissati dai sindaci della rete “Recovery Sud”, impegnata nella due giorni che si è tenuta a Borgia, nel Catanzarese, per contrastare gli effetti di un Piano nazionale di ripresa e resilienza che ha penalizzato il Sud. Negli interventi dei sindaci, provenienti da tutto il Mezzogiorno, riflessioni e proposte finalizzate a ribaltare lo stereotipo di un Sud incapace di spendere le risorse e di creare sviluppo. «Non solo una rete di solidarietà istituzionale – ha dichiarato il promotore della rete Davide Carlucci, sindaco di Acquaviva delle Fonti – ma un gruppo operativo che ha già realizzato un libro bianco con proposte e progetti».
Una battaglia che si muove su più fronti, quella intrapresa dai 526 sindaci che hanno aderito alla rete, anche su quello europeo, con il coinvolgimento della presidente della Commissione europea Ursula Von Der Leyen che sarà investita delle istanze delle fasce tricolori con un documento nel quale saranno sintetizzati i motivi del dissenso, ma soprattutto le proposte per il rilancio del Sud, a fronte delle quali, però, le risorse stanziate non sono sufficienti. Pochi i fondi stanziati nei capitoli sanità e cultura, quest’ultima concepita come mera appendice dell’industria del turismo.

L'articolo integrale potete leggerlo nell'edizione cartacea – Calabria

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