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Illeciti nella gestione della piscina di Catanzaro. Condannato l’ex assessore Mungo

Il gup gli ha inflitto nove mesi di reclusione con pena sospesa

Nove mesi di reclusione con pena sospesa, questa la condanna emessa dal gup Gaia Sorrentino, al termine del processo con rito abbreviato, nei confronti dell’ex assessore comunale Giampaolo Mungo. Le altre due persone coinvolte nell’inchiesta sulle presunte assunzioni fittizie effettuate in cambio della promessa di favori nell’assegnazione della gestione della piscina comunale sono state invece rinviate a giudizio. Il processo per il titolare dell’associazione sportiva dilettantistica “Catanzaro Nuoto” Antonino Lagonia, 52 anni (difeso dall’avvocato Antonio Lomonaco), e per Salvatore Veraldi, 29 anni (difeso dall’avvocato Antonello Talerico) all’epoca dei fatti fidanzato con la figlia dell’ex assessore, avrà inizio il 12 febbraio 2022.
Il pm Graziella Viscomi nella sua requisitoria aveva chiesto una condanna a un anno di reclusione per Mungo accusato di traffico di influenze illecite e difeso dagli avvocati Leo Pallone e Vittorio Ranieri. Secondo la ricostruzione degli inquirenti Mungo avrebbe messo a disposizione le sue conoscenze all’interno del Comune sfruttando le sue relazioni con pubblici ufficiali o comunque incaricati di pubblico servizio operanti al Comune e nella municipalizzata Catanzaro Servizi per farsi promettere ed effettivamente dare diverse utilità.

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