L’area del cantiere del nuovo ospedale ieri mattina era semideserta. Solo pochi operai intenti a ultimare le aiuole attorno alla rotatoria d’ingresso nel grande cantiere e quelle che delimitano le carreggiate della strada provinciale 606. A fare bella mostra di sé, invece, lo sfregio messo in atto dal racket delle estorsioni: due camion ed un escavatore della ditta Costruzioni Procopio di Catanzaro; mezzi dati alle fiamme nella notte tra martedì e mercoledì scorsi.
Un danno di circa 500mila euro anche se i criminali avrebbero potuto provocare danni ancora maggiori, considerato che nell’area del cantiere ci sono anche altri escavatori e ruspe. Sull’accaduto indagano gli agenti della Squadra Mobile di Vibo Valentia, mentre il caso viene seguito attentamente dal Procuratore Camillo Falvo che ora aspetta di poter sentire i titolari dell’impresa per provare a ricostruire l’intera vicenda.
Da quanto emerso, infatti, non pochi sarebbero stati i messaggi intimidatori indirizzati alla Costruzioni Procopio da quando sono stati avviati i lavori per la realizzazione delle opere complementari del nuovo ospedale.
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