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Strongoli, otto anni fa la scomparsa di Gabriele De Tursi. L'appello: «Chi sa parli»

Il coordinamento provinciale di Crotone si mobilita e chiede tutta la verità sul diciannovenne di Strongoli

«Chi sa parli!» L’appello è risuonato nel colonnato del Duomo di Strongoli gremito di persone; qui, famigliari, autorità, cittadini e rappresentanti dell’Associazione Libera, si sono riuniti nell’ostinata volontà di non dimenticare e di contro, tenere accesa la luce sulla sorte di Gabriele De Tursi.
A otto anni dalla scomparsa del diciannovenne, il coordinamento di Crotone dell’Associazione Libera, ha rilanciato, ancora una volta, la richiesta di conoscere la verità; una preghiera che nel tempo, è diventata, straziante supplica, della mamma del ragazzo, Anna. Alla manifestazione hanno partecipato, il sindaco, Sergio Bruno, il comandante della Compagnia di Cirò Marina, il capitano Stefano Martorana, con i militari della stazione di Strongoli. Tra i presenti, l’ex maresciallo e sindaco di Roccabernarda, Francesco Coco, bersaglio più volte di intimidazioni, in rappresentanza della Provincia di Crotone; i genitori di Dodò Gabriele, ucciso per sbaglio nel 2009, Giovanni e Francesca; tra le varie associazioni intervenute, la cooperativa Terre Joniche, con la presidente Raffaella Conci, che gestisce i terreni confiscati alla criminalità a Isola di Capo Rizzuto e Cirò. «L’omertà uccide, la verità è la speranza» scrive Antonio Tata, coordinatore di Libera Crotone.

 

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