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Regionali, trattative captate dalla Dia. Talarico voleva candidare Zaffina

È quanto emerge dai nuovi atti depositati dell’inchiesta

L’ex assessore regionale Franco Talarico all'arrivo in tribunale

Ci sono molte trattative lametine nelle nuove intercettazioni depositate agli atti dell’inchiesta “Basso profilo” con il recente avviso di conclusione delle indagini. Com’è noto tra i principali indagati c’è l’assessore regionale Franco Talarico, già leader calabrese dell’Udc finito prima ai domiciliari e poi tornato in giunta un mese fa, con l’obbligo di dimora, dopo che il Tribunale del Riesame ha ridimensionato l’accusa iniziale della Dda di Catanzaro relativa alle elezioni politiche del 2018 – che era di scambio elettorale politico-mafioso – escludendo l’aggravante mafiosa e riformulandola in corruzione elettorale semplice. Tra dicembre 2020 e gennaio 2021, quando le prossime elezioni regionali – prima che venissero rinviate a una data compresa tra il 15 settembre e il 15 ottobre – erano state fissate per il 14 febbraio, Talarico è alle prese con le strategie per la composizione delle liste del suo partito e parla spesso di elezioni con un ex assessore comunale lametino che non è indagato in “Basso profilo” ma che è considerato «vicino al clan Iannazzo». Sul conto dell’ex politico gli investigatori della Dia annotano infatti che vanterebbe una «datata amicizia con il boss storico “Ciccio” Iannazzo, fratello defunto dell’attuale boss Vincenzino», da cui sarebbe stato sostenuto in una campagna elettorale dei primi anni ’90 poi seguita dal primo scioglimento per mafia. Nella fase monitorata pochi mesi fa l’interlocutore di Talarico si starebbe «rivelando determinante per la scelta dei candidati dell’Udc», dimostrando inoltre di essere «in stretta sintonia» con il leader nazionale dell’Udc Lorenzo Cesa – anche lui coinvolto nell’inchiesta assieme ad altre 84 persone – «al quale non solo manda i saluti ma anche rassicurazioni sull’attività di ricerca e coordinamento in Calabria». Una delle candidature che Talarico vorrebbe è quella di Pino Zaffina, ex esponente del Pd già assessore nella giunta comunale guidata da Gianni Speranza che, poi, è invece diventato uomo forte della coalizione civica di area centrodestra guidata dal sindaco (attualmente sospeso) Paolo Mascaro.

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