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Nelle intercettazioni Dia anche le Comunali di Lamezia. L’ex politico a Talarico: "Hanno imbrogliato"

Nuovi particolari negli atti depositati per l’inchiesta della Dda

L’ex assessore regionale Franco Talarico all'arrivo in tribunale

Le candidature per le Regionali erano al centro delle trattative condotte a inizio 2021 dall’assessore regionale Franco Talarico. Prima di finire ai domiciliari – misura poi alleviata con l’obbligo di dimora – con l’accusa di essere sceso a patti con uomini vicini ai clan reggini per le Politiche del 2018, Talarico era alle prese con le candidature del partito di cui era segretario regionale, l’Udc. Ed era intercettato dalla Dia. Molte di quelle conversazioni sono state ora depositate agli atti dell’inchiesta “Basso profilo” e il loro contenuto tocca anche le strategie in atto in quelle settimane nel sottobosco della politica lametina. Come rivelato dalla Gazzetta nelle edizioni di ieri e di domenica, Talarico parla spesso con un ex politico che è stato assessore al Comune di Lamezia all’inizio degli anni ’90 e che, secondo gli inquirenti, sarebbe «vicino al clan Iannazzo», che lo avrebbe sostenuto alle elezioni dell’epoca. Il suo ruolo, secondo la Dia, sarebbe «determinante per la scelta dei candidati dell’Udc».

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