Prevenire le infiltrazioni della criminalità organizzata nell’economia. E’ l’obiettivo del protocollo d’intesa che il prefetto di Catanzaro, Maria Teresa Cucinotta, e il commissario straordinario della Camera di commercio del capoluogo calabrese, Daniele Rossi, hanno sottoscritto, questa mattina.
Il «Protocollo d’intesa per favorire la legalità e la trasparenza dell’attività d’impresa» nella provincia, hanno spiegato Cucinotta e Rossi, «si pone l’obiettivo di rafforzare la sinergia e la collaborazione tra prefettura e Camera di commercio nell’ottica di una sempre più incisiva prevenzione e di un sempre più incisivo contrasto alle forme di illegalità nel tessuto produttivo della provincia e ai fenomeni del racket e dell’usura, prevenzione e contrasto necessari soprattutto in questa delicata e difficile fase post Covid 19, nella quale il rischio dell’infiltrazione criminale nell’economia legale è molto alto».
La piattaforma Rex
Nel dettaglio, la Camera di Commercio mette a disposizione della Prefettura la piattaforma «Rex» grazie alla quale è possibile accedere alla banca dati del registro delle imprese e assumere informazioni sulla vita di un’azienda, monitorando eventuali variazioni di proprietà o di organigramma societario o dinamiche economiche e finanziarie dietro cui potrebbe celarsi un tentativo di infiltrazione della criminalità organizzata.
«Questo protocollo d’intesa - ha commentato Cucinotta - rappresenta uno strumento formidabile per intercettare campanelli d’allarme sull'inquinamento criminale dell’economia sana e quindi per poter intervenire per prevenirlo o bloccarlo con la successiva emanazione di un’interdittiva antimafia. E’ uno strumento che si accompagna poi a un potenziamento complessivo del sistema legalità che vogliamo perseguire con incontri con la Camera di Commercio, con le associazioni di categoria, i sindacati e le associazioni anti-racket affinchè - ha rilevato il prefetto di Catanzaro - l’imprenditore non si senta solo davanti a possibili difficoltà economiche legate alla ripartenza e venga accompagnato e aiutato nella ripresa, senza cadere nelle mani della criminalità organizzata».
I settori più attenzionati: sanità, turismo, ristorazione
Cucinotta ha poi evidenziato che «i settori più attenzionati sono quello della sanità, che purtroppo in questa regione ha già mostrato delle criticità, poi il settore turistico-alberghiero e il settore della ristorazione, settori rimasti chiusi per la crisi pandemica e che alla ripresa possono incontrare difficoltà ed essere allettati da facili prestiti o dalle sirene di chi può offrire disponibilità economiche per poi arrivare però - ha sostenuto il prefetto di Catanzaro - all’apprensione dell’impresa o dell’attività commerciale».
A sua volta, Rossi ha definito il protocollo «importantissimo, perchè - ha detto - diamo la possibilità alla Prefettura di entrare in un sistema di intelligence qualitativo qual è 'Rex'. La prefettura può così fare un’analisi preventiva e di controllo sulle 45mila imprese iscritte alla Camera di commercio, anche se ovviamente lo strumento ha carattere regionale. Un protocollo importantissimo poi perchè fin dall’inizio dell’emergenza Covid 19 si è posto il tema del rischio di infiltrazioni perchè la criminalità ha enormi disponibilità finanziarie e vuole investirle nell’economia sana e la piattaforma 'Rex' - ha concluso il commissario straordinario della Camera di Commercio di Catanzaro - permette di controllare e prevenire questo inquinamento, ed è necessario tutelare le aziende sane».
Nel 2020 emanate 30 interdittive antimafia
«Lo scorso anno sono state emanate più di 30 interdittive antimafia, e siamo a una buona media anche quest’anno». Lo ha rilevato il prefetto di Catanzaro, Maria Teresa Cucinotta, parlando con i giornalisti a margine della firma del protocollo di intesa per la legalità con la Camera di Commercio del capoluogo calabrese. «Le infiltrazioni - ha spiegato Cucinotta - le valutiamo attraverso il gruppo interforze e attraverso l’ufficio antimafia che emana delle interdittive laddove verifichi che all’interno di un’azienda ci sia stata un’infiltrazione. Lo scorso anno ne sono state emanate più di 30, e siamo a una buona media anche quest’anno. Il lavoro è molto attento e puntuale, proprio per evitare che sotto l’aspetto di una società apparentemente sana si nasconda invece il vero operatore che si è infiltrato e impiega i propri capitali per i propri fini negativi, soffocando l’economia sana a favore di un’economia malata da investimenti che - ha concluso il prefetto di Catanzaro provengono da attività criminali»
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