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Catanzaro, nessuna revisione per il boss Costanzo

La Cassazione non riapre il processo per l’omicidio di Pietro Cosimo avvenuto il 17 gennaio 1990. La difesa aveva prodotto una nota del Dap secondo cui il killer il giorno del delitto era in cella

Non ci sarà alcuna revisione del processo a carico di Girolamo Costanzo, lo storico boss del clan dei Gaglianesi. La Corte di Cassazione ha infatti respinto l’istanza di riaprire il caso dell’omicidio di Pietro Cosimo, avvenuto il 17 gennaio 1990, per il quale “Don Gino” è stato condannato all’ergastolo perché ritenuto il mandante.
La prima istanza Già il 21 dicembre 2020, la Corte di Appello di Salerno aveva dichiarato l'inammissibilità della istanza di revisione. la richiesta della difesa si fondava sul fatto che uno dei coimputati di tale delitto, Nazzareno Prostamo, ritenuto essere uno dei suoi esecutori materiali, era risultato essere, da una certificazione del Servizio per l'informatica del Dap, quello stesso giorno, detenuto nella casa circondariale di Vibo Valentia. Una circostanza quindi che smentiva la complessiva ricostruzione dell'omicidio.

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