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Gizzeria, le fiamme aggrediscono l’area di Caposuvero

La stagione degli incendi sulla costa tirrenica catanzarese

È iniziata con un certo anticipo la devastante stagione dei roghi estivi. Complici le temperature roventi dell’ultima decade di giugno e forse qualche comportamento umano frutto non di prevenzione. Oggi sulla costa è stata una giornata di fuoco. Non solo l’aria era arroventata per l’invasione di caldo africano, ma a causa di roghi in corso qua e là era intrisa di fumo, di odore di bruciato. In certi momenti era visibile la fuliggine prodotta dalle fiamme. Le quali non hanno risparmiato uno dei punti più suggestivi e appetibili turisticamente della riviera tirrenica catanzarese: Caposuvero. Lì, tra la Statale 18 e il rilevato ferroviario, un terreno privato recintato a monte dell’arteria nazionale è stato aggredito dal fuoco. Il quale ha ridotto in cenere la vegetazione esistente e minacciato un’antenna di telefonia. È stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco. Che non hanno potuto evitare, però, che da oggi in poi e per un bel po’di tempo il nero del rogo deturpi visivamente quella zona. Altre fiamme si sono registrate nella stessa area, a monte della strada ferrata, a sud del faro della Marina Militare e dell’antica torre di guardia. Roghi ancora sulle colline tra il comune di Falerna e quello di Gizzeria, a monte della località Guori. Insomma, se si è trattato di un’anteprima di quello che potrebbe succedere nelle prossime settimane, c’è poco da stare allegri. Se non si vuole che denaro pubblico venga bruciato in operazioni di spegnimento con i mezzi e gli uomini degli apparati preposti, vale la pena di osservare alla lettera tutte le regole di buon senso utili per evitare sia il pericolo di incendi, che nella stagione calda in particolare sono sempre in agguato, sia disagi alle persone, se non danni anche per le cose. Le fiamme distruggono ogni anno un insostituibile patrimonio naturale e richiedono costi alti per interventi d’emergenza. Quante volte gli automobilisti si trovano a transitare pericolosamente su tratti stradali, ai cui bordi siano in corso incendi di vegetazione non falciata? E di quante volte aumenta il rischio d’incendio nelle aree in precedenza irrorate di diserbante? Quello delle fiamme estive è un rischio che si può ridurre sensibilmente con una piena collaborazione tra le istituzioni e i cittadini.

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