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Bungalows con cemento sulla spiaggia a Crotone: indagini chiuse per 9 accusati

L’inchiesta della Procura sui manufatti realizzati in un noto complesso turistico

I bungalows del Lido degli Scogli considerati abusivi

La Procura di Crotone chiude il cerchio sull’inchiesta che lo scorso 7 maggio ha portato al sequestro di 18 bungalows in legno con la base in calcestruzzo, realizzati a pochi metri dal mare, all’interno del complesso turistico-ricettivo del “Lido degli scogli” in viale Magna Grecia. Il sostituto procuratore, Alessandro Rho, ha fatto notificare l’avviso di conclusione indagini a 9 persone, che devono rispondere a vario titolo di lottizzazione abusiva, abuso d’ufficio e falso ideologico per fatti risalenti al periodo compreso tra il 2015 (data di avvio dell’iter per mettere in piedi le strutture) al 2017 (quando vennero ultimati e collaudati i lavori).
Dal procedimento è stata stralciata la posizione di Francesco Rizzuto della “Costruzioni edili srl”. Invece, è finito sotto accusa Roberto Sestito, il rappresentante legale della “Sestito Giancarlo e figli srl”, l’azienda che s’è aggiudicata l’appalto. Oltre all’imprenditore, nel registro degli indagati figurano: il committente degli interventi edili, Massimo Sposato; i progettisti e direttori dei lavori che si sono succeduti: Salvatore Gaetano, Maria Paluccio e Francesco Scala; il tecnico comunale Francesca Iannice; la dirigente del settore urbanistica dell’ente Elisabetta Dominijanni; l’ex responsabile dell’area lavori pubblici del Municipio Gianfranco De Martino; e il responsabile unico del procedimento Gaetano Stabile.

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