Nella notte, nelle province di Vibo Valentia e Monza Brianza, i carabinieri del nucleo investigativo di Vibo Valentia, coadiuvati da quelli della compagnia di Seregno (MB), della stazione di Filandari (VV) e dallo squadrone eliportato Cacciatori Calabria, hanno eseguito cinque ordinanze di custodia cautelare emesse dalla Corte di Appello di Catanzaro, nei confronti di altrettanti esponenti della “Locale di Filandari”.
I cinque esponenti della famiglia Soriano, le cui recenti scarcerazioni avevano destato particolare clamore mediatico e preoccupazione nella popolazione di Ionadi e Filandari, in passato esposta a richieste estorsive, atti intimidatori e finanche ritorsivi, sono stati assicurati nuovamente alla giustizia, grazie al tempestivo intervento della Procura Generale presso la Corte d’Appello di Catanzaro, che, sulla scorta delle risultanze info-investigative dei carabinieri, ha saputo circostanziare un grave quadro indiziario e un concreto pericolo di reiterazione dei reati in capo agli stessi.
I nomi
Giuseppe Soriano, Graziella Silipigni, Luca Ciconte, Caterina Soriano e Francesco Parrotta sono stati riconosciuti responsabili a vario titolo, con sentenza della Corte d’Appello di Catanzaro, con pene che vanno dai 10 anni e 4 mesi ai 13 anni e 4 mesi di reclusione.
Di rilievo il diretto coinvolgimento delle donne della famiglia Soriano nell’organizzazione delle attività illecite, protagoniste anche nella tenuta dei rapporti con i singoli pusher e nell’amministrazione dei proventi illeciti.
Si tratta di un provvedimento importante, la cui esecuzione contribuirà certamente a garantire un adeguato livello di sicurezza sul territorio e a rispondere alle forti aspettative di legalità della popolazione, da tempo schierata a sostegno di Magistratura e Forze di Polizia.
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