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Crotone, otto anni al poliziotto ritenuto la “talpa” dei clan

Sentenza del Tribunale nei confronti di Massimiliano Allevato. L’accusa: concorso esterno in associazione mafiosa

Masso si stacca dal costone, muore un allevatore

Massimiliano Allevato sarebbe stato una talpa delle cosche crotonesi. L’ipotesi sostenuta dalla Dda ha trovato una prima conferma (che tuttavia deve essere riscontrata negli altri due gradi di giudizio), nella sentenza con la quale il Tribunale di Crotone ha condannato ieri il 54enne sovrintendente di Polizia a 8 anni e 2 mesi di reclusione, infliggendogli una pena leggermente maggiorata rispetto agli 8 anni proposti dal pubblico ministero della Dda di Catanzaro, Paolo Sirleo. Il collegio giudicante presieduto da Massimo Forciniti (a latere Elvezia Cordasco ed Ersilia Carlucci) ha inoltre disposto nei confronti dell’agente, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa e di rivelazione del segreto d’ufficio aggravata dal metodo mafioso, l’interdizione perpetua dai pubblici uffici, nonché la sospensione dall’esercizio della potestà genitoriale. Mentre a condanna scontata, Allevato dovrà sottoporsi ad un anno di libertà vigilata. Questo l’esito del processo a carico del poliziotto della Questura di Crotone sospeso dal servizio dopo essere finito agli arresti il 15 ottobre 2019.

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