Una nuova settimana al Sant’Anna Hospital si è aperta ieri all’insegna degli interventi cardiochirurgici. Medici e infermieri di nuovo in divisa come peraltro, seppur non costantemente, è accaduto pure nei mesi più duri di una crisi che sembrava insuperabile. Ora che i contorni della vicenda sono più rosei però i numeri restano ancora lontani dagli standard della clinica cardiologica. Sì, perché la matassa non è ancora definitivamente sbrogliata. Battaglia per il contratto 2020 a parte, in effetti, neppure la partita 2021 può dirsi ancora totalmente archiviata.
Il contratto all’Asp è stato firmato, ma senza la pubblicazione sull’albo pretorio e soprattutto senza la restituzione al management della copia controfirmata, lo stallo permane. Mai come stavolta, d’altronde, i dettagli fanno la differenza e nei fatti bloccano quelle trattative con gli istituti di credito più volte caldeggiate dai vertici della struttura targata Gianni Parisi per riottenere le linee creditizie sospese durante i mesi più neri della crisi, ma assolutamente necessarie ora che la firma del contratto azzera i dubbi sulla ripartenza.
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