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Mileto, il commiato del vescovo Luigi Renzo. “Per me è stata una decisione dura e traumatica”

Il vescovo Luigi Renzo

Lettera di commiato a sacerdoti e laici della chiesa di Mileto-Nicotera-Tropea del vescovo emerito  monsignor Luigi Renzo. “Sono stato in dubbio   -esordisce il presule-   sull’opportunità se scrivervi  questa lettera -visto che dal primo luglio non sono più il vostro vescovo. Il Santo padre ha accolto la mia richiesta di anticipare   di un anno la mia rinuncia dall’ufficio di vescovo della diocesi ed ha altresì provveduto a nominare contestualmente come amministratore apostolico ”sede vacante” S.E. Mons. Francesco Oliva, vescovo di Locri-Gerace, che ha iniziato il suo mandato”

Renzo afferma poi di essersi deciso a scrivere la lettera “perché sento il bisogno di ringraziare ciascuno di voi ed in particolare i più stretti collaboratori per il prezioso servizio offerto”.

Una decisione dura e per certi versi traumatica

Il vescovo emerito non accenna alle   tante notizie diffuse nei giorni scorsi dagli stessi ambienti della chiesa locale e riprese dagli organi di informazione che parlano di dimissioni imposte dal Vaticano e dell’avvenuta accettazione da parte del Papa con una rapidità inusuale, ma sottolinea di rendersi conto che “questo mio gesto inatteso per tutti possa lasciare amarezza nel cuore, ma anche per me – afferma l’ex pastore diocesano - è stata una decisione dura e per certi versi traumatica.

Il presule ringrazia quindi tutti “quelli che in questi giorni hanno voluto esprimermi in vario modo vicinanza, stima e amicizia. Nella missiva Luigi Renzo chiede  poi a tutti  “perdono per le mie immancabili inadeguatezze manifestate in questi 14 anni, come chiedo una preghiera speciale perché io possa metabolizzare quanto accaduto  onde avviare con serenità la nuova dimensione della mia vita”.

L'uscita di scena di Renzo rimane un mistero

L’ uscita di scena di Renzo a distanza di una settimana continua, intanto a rimanere un mistero.  Il vescovo emerito avrebbe accennato a motivi di salute  che effettivamente negli ultimi  anni hanno rallentato l’attività pastorale del presule e che probabilmente, avranno anche influito, ma che di sicuro non è stata la causa scatenante, così come  non è da escludere che su questo atto inaspettato abbiano influito il  conflitto con la Fondazione “Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime” di Natuzza Evolo, ormai sanato grazie alla mediazione del Vaticano e in particolare del cardinale Beniamino Stella, ma che di sicuro ha lasciato il segno, nonché le vicende giudiziarie degli ulti anni di alcuni sacerdoti.

Il tentativo di far slittare tutto a fine agosto

Un fatto è certo.  Nei giorni scorsi il presule è stato a Roma, convocato d’urgenza, dove, su sollecitazione della stessa Curia vaticana, ha presentato la  lettera di dimissioni a Papa Francesco ma con la richiesta delle stesso presule - così si vocifera -  di far slittare il tutto a fine agosto, ovvero dopo lo svolgimento dei festeggiamenti per il suo cinquantesimo di sacerdozio e il suo quattordicesimo anniversario di ordinazione episcopale.    Ma il Vaticano - vista la celerità con cui si è mosso - ha preferito non allungare i tempi.

La ridisegnazione della Diocesi

Nel frattempo nei giorni scorsi  l’amministratore apostolico monsignor Francesco Oliva, vescovo di Locri-Gerace, che è stato già più volte a Mileto ha confermato i vicari episcopali, in forza alla diocesi di Mileto-Nicotera. Rimangono, quindi, nel pieno delle loro funzioni, alla guida delle loro postazioni il vicario generale monsignor Filippo Ramondino; il vicario episcopale per la pastorale monsignor Vincenzo Varone, il delegato  per la cultura e per le comunicazioni monsignor Gaetano Currà, il vicario per la vita consacrata padre Francesco La Ruffa.Sono stati confermati anche i responsabili degli uffici e degli incarichi pastorali già conferiti a livello diocesano. “Cessa invece dalla proprie funzioni -  come si legge nel decreto emesso dallo stesso amministratore apostolico monsignor Francesco Oliva - il  Consiglio Presbiterale che a norma” del  diritto canonico “sono assunte dal Collegio dei Consultori.” Parimenti “cessa dalle sue funzioni anche il Consiglio pastorale diocesano, mentre permangono immutate le competenze del Consiglio per gli affari economici diocesano. Non cessa, invece, dal proprio incarico il  vicario giudiziale monsignor Saverio Di Bella, così come per le disposizioni generali del diritto restano confermati i compiti del cancelliere don Lucio Bellantoni”. Nella circostanza – attraverso un comunicato stampa della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea – si è appreso che  monsignor. Francesco Oliva venerdì’ scorso  “ha compiuto formale ingresso nella nostra Chiesa diocesana facendo visita al vescovo emerito, alla Basilica Cattedrale e ai locali della Curia Vescovile, intrattenendosi con gli ufficiali di Curia”.

Il 12 agosto il saluto ufficiale

Nel corso dell’incontro l’amministratore apostolico ha comunicato e confermato che il 12 agosto, “come già programmato, la comunità diocesana celebrerà il Giubileo sacerdotale per il 50° di  ordinazione di monsignor  Renzo”, che “sarà l’occasione per un saluto ufficiale”. Nella stessa nota si precisa che dal primo luglio “e fino a che il nuovo vescovo prenderà canonico possesso di questa Diocesi”, monsignor. Francesco Oliva svolgerà “tutte le facoltà del vescovo diocesano, secondo il diritto canonico”. Nella stessa comunicazione si legge infine che la Diocesi rinnova la sua “gratitudine” al vescovo emerito monsignor  Luigi Renzo e dichiara il suo pieno sostegno “al delicato mandato” di monsignor Oliva, con “la nostra preghiera e con i sensi di filiale obbedienza”.

E ora il futuro di Renzo?

Ma quale sarà adesso il futuro di monsignor Lugi Renzo? Il presule emerito potrebbe anche decidere di rimanere a  Mileto, ma la cosa - a sentire alcuni osservatori - sembra estremamente improbabile, oppure ritornare nel suo paese natio che è Campana in provincia di Cosenza o ancora di scegliere come propria residenza Rossano, dove è stato, prima di approdare nella cittadina normanna, vicario generale dell’Arcidiocesi, parroco della Cattedrale e della parrocchia S. Nilo, nonché direttore del Museo diocesano. Il suo predecessore monsignor Domenico Tarcisio Cortese scelse di  continuare la sua attività a Roma con rapide puntate a Mileto, ospite del parroco della Cattedrale don Mimmo Dicarlo, mentre  monsignor Vincenzo De Chiara, alla guida della diocesi dal 1953 al 1979, scelse di ritirarsi nella “Casa della Carità” di Tropea.

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