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Lamezia, centro di neurogenetica smembrato dalla Regione

Lamezia, la crisi della struttura fondata dalla scienziata Bruni. Il movimento 24 Agosto incalza il commissario

Il Movimento 24 Agosto per l’equità territoriale sostiene la causa del Centro regionale di neurogenetica fondato da Amalia Bruni, scienziata di fama internazionale. Il Centro, allocato all’interno dell’ospedale Giovanni Paolo II di Lamezia, è un’eccellenza mondiale per la ricerca sull’Alzheimer e le malattie neurodegenerative.

Tuttavia, nonostante la sua rilevante importanza, versa in gravi difficoltà economiche per la cronica mancanza di fondi. A tal proposito il Movimento 24 Agosto chiederà al più presto un incontro con il commissario alla sanità Guido Longo «affinché sani la situazione con un decreto che modifichi il DCA 62 (marzo 2020) e riporti il laboratorio di Genetica molecolare al Centro regionale di neurogenetica. Ciò, al fine di rilanciare un percorso che possa far evolvere la struttura del centro verso un istituto di ricovero e cure a carattere scientifico».

Gli attivisti del Movimento ricordano che la dottoressa Amalia Bruni nel 1995 ha individuato il gene dell’Alzheimer. La ricercatrice vanta una lunga carriera in cui ha ricevuto anche prestigiosi riconoscimenti e intrapreso esperienze professionali di altissimo livello: tra queste la collaborazione col Premio Nobel per la Medicina, Rita Levi Montalcini. L’ultimo in ordine temporale l’onorificenza di Cavaliere della Repubblica ricevuta il 2 giugno scorso. Va purtroppo evidenziato che, nonostante i risultati ottenuti negli anni, la Regione Calabria non solo non ha esaltato le potenzialità, ma al contrario a causa di una saltuaria erogazione dei finanziamenti, ne ha pesantemente penalizzato lo svolgimento delle attività di cura e di ricerca sugli ammalati di demenza.

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