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Centro di neurogenetica di Lamezia, manifestazione per salvare la struttura

Il Movimento 24 Agosto - Equità Territoriale, Circolo di Catanzaro, invita tutti i calabresi mercoledì 14 luglio 2021 in Piazza Prefettura a Catanzaro per partecipare a una manifestazione  in sostegno del Centro di Neurogenetica di Lamezia Terme diretto dalla dottoressa Amalia Bruni.

«"Sono stanca di lottare contro i mulini a vento, in un contesto che considera la ricerca come una perdita di tempo". Sono queste le amare parole della dott.ssa Amalia Bruni, e da queste - si legge nella nota - dobbiamo partire per ribadire con forza che il Centro regionale di Neurogenetica non deve e non può morire, a causa della miopia della politica calabrese, nella più totale indifferenza di tutti. Il Centro Regionale di Neurogenetica di Lamezia Terme è un importantissimo Istituto di ricerca conosciuto in tutto il mondo per gli studi su quella che è considerata la malattia del Secolo, l’Alzheimer. Se l’universo scientifico ci invidia la Dottoressa Amalia Bruni, che nel 1995 ha individuato il gene che causa la demenza, per contro la Regione Calabria non solo non ne esalta le potenzialità, ma al contrario,  a causa di una saltuaria erogazione dei finanziamenti, ha costretto il Centro di Neurogenetica ad operare in condizioni di grave precarietà economica,con conseguenti pesanti penalizzazioni sulle attività assistenziali e di ricerca sulla malattia di Alzheimer».

Il Movimento 24 Agosto - Equità Territoriale ricorda che «il Centro ha prodotto, attraverso pubblicazioni scientifiche di alto livello su riviste internazionali, la definizione di modelli di studio fondamentali per la comprensione delle patologie neurodegenerative, identificando cause, forme nuove mai descritte, fattori di rischio genetici. E’ inserito in attività scientifiche sulle demenze assieme a centri internazionali europei, canadesi, americani, australiani. L’Istituto espleta la sua attività clinico assistenziale sulle patologie croniche neurodegenerative e sulle demenze, il 30% di forme ad esordio precoce e giovanile, attraverso la presa in carico di oltre 13.000 pazienti e di cui circa il 14% proviene da altre regioni. Espleta diagnostica di genetica molecolare per le demenze ereditarie anche per importanti strutture nazionali (Università di Perugia, Sacco di Milano, Regione Sicilia etc). Con Nota 301241 del 10 settembre 2018, il Dirigente Generale del Dipartimento della Salute ha dato incarico alla Dott.ssa Bruni di coordinare il Tavolo Regionale per le Demenze per recepire il Piano Nazionale Demenze e progettare la Rete. Il Progetto è stato sottoposto nel 2019 all'attenzione Commissario Straordinario Generale Cotticelli ma non è mai stato valutato».

A questo punto «invece di cercare di trovare soluzioni positive, la situazione viene ulteriormente complicata quando il Commissario straordinario nel 2020 decide di  “staccare” il laboratorio di genetica molecolare dal Centro e annettendolo (sulla carta e senza atti successivi) alla Genetica medica dell’Università Magna Graecia (senza alcuna volontà tra le parti). Pochi giorni fa la dottoressa Bruni ha incontrato Guido Longo, attuale Commissario ad acta, che si è dimostrato disponibile a modificare  il DCA 62 (Marzo 2020) e la Delibera 496 (agosto 2020). Ma lei nutre poche speranze, è stanca, esausta di lottare contro i mulini a vento, definisce la sua attività scientifica "un'opera incompleta" perché dopo 25 anni di lavoro è prossima alla pensione».

Ecco perchè il Movimento 24 Agosto - Equità Territoriale  «scende in campo in difesa della dott.ssa Bruni, e chiede a tutte le forze sane di questa Regione, di affiancarsi a noi per salvare il Centro Regionale di Neurogenetica. Riteniamo questa battaglia un atto di civiltà, e anche un gesto doveroso nei confronti di una donna che ha sacrificato la sua carriera per ritornare in Calabria in una terra che, come sempre, non riconosce i suoi figli migliori».

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