Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Sanità a Catanzaro, tutti i nodi dell’integrazione ospedaliera

L’Azienda unica ospedaliera riaccende la discussione in Consiglio comunale. Beni confiscati alla mafia, approvate le delibere di acquisizione

Palazzo de Nobili sede del Comune di Catanzaro

L’integrazione ospedaliera che non arriva mai torna al centro dei lavori dell’aula consiliare anche quando sono in trattazione altri argomenti. Ma è del resto uno dei nodi principali della sanità catanzarese ma anche di quella calabrese, considerando che a regime si verrebbe a creare un ospedale da 700 posti letto. La questione è stata inserita in un atto d’indirizzo approvato al termine di una seduta che ha visto l’aula consiliare discutere di sanità, di utilizzo dei beni confiscati e di diatribe politiche senza praticamente uno dei principali gruppi del centrodestra, quello di Forza Italia e di parte dei gruppi satellite (in aula la sola Manuela Costanzo), che hanno sì giustificato la loro assenza alla presidenza del Consiglio ma hanno aperto uno di quegli spiragli che potrebbero anche essere l’indice di uno dei tanti temporali, più o meno passeggeri, che caratterizzano questa maggioranza sin dal suo primo vagito.

La discussione si è sviluppata tutta durante il confronto sull’acquisizione al patrimonio comunale dei beni confiscati alla criminalità organizzata. Da più parti (vi si sono soffermati Nunzio Belcaro, Maurizio Mottola di Amato e Roberta Gallo) è arrivata la richiesta di far sì che l’utilizzo venga definito in tempi rapidi, in maniera condivisa e abbia finalità sociali. Richieste alle quali il sindaco Sergio Abramo ha subito chiarito che le decisioni saranno prese proprio dal Consiglio comunale.

Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro

Caricamento commenti

Commenta la notizia