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Mare sporco tra Pizzo e Lamezia, si muovono due Procure

Vertice interforze ieri mattina a Lamezia Terme alla presenza dei magistrati Camillo Falvo e Salvatore Curcio

Tutti attorno al tavolo. Al centro della discussione questa volta c’è il mare, con tutta la sua schiuma e la sporcizia che galleggia da Lamezia Terme a Pizzo Calabro. I danni che questo problema puntualmente provoca sono incalcolabili; l’industria del turismo rischia di colare a picco. Un’altra “pandemia” sembra bussare alle porte e rischia di assestare un altro colpo durissimo all’occupazione e alla sopravvivenza delle comunità dei centri del litorale che vivono prevalentemente di mare e vacanze.

Ad assumere l’iniziativa questa volta non sono stati né amministratori comunali e tanto meno assessori e dirigenti regionali, ma i procuratori della Repubblica di Vibo Valentia, Camillo Falvo e quello di Lamezia Terme, Salvatore Curcio. Una iniziativa forte, un segnale destinato ad aprire nell’immediato delle indagini a tutto campo tese non solo a salvare il mare ma nello stesso tempo ad individuare i presunti responsabili di questo disastro ambientale che contribuisce a fare scappare i bagnanti dalle spiagge: emblematico in tal senso quanto accaduto qualche settimana fa a Pizzo dove un’affittacamere è stata costretta a restituire i soldi ad un famiglia arrivata dal Nord per trascorrere due settimane di vacanze sul litorale napitino e causa il mare sporco ha deciso di andare via dopo pochi giorni di permanenza.

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