La Procura di Vibo chiede quattro rinvii a giudizio per l’incidente sul lavoro che, il 21 novembre dello scorso anno, causò la morte di due operai – Vito Iellamo, di 42 anni e Gabriel Daniel Popan, di 43, entrambi di San Pietro a Maida – folgorati mentre sistemavano una grondaia all’edificio che ospita il Municipio di Filogaso dove erano in corso lavori di ammodernamento.
In particolare il procuratore Camillo Falvo e il sostituto Concettina Iannazzo, il 26 giugno scorso hanno chiesto al gip del Tribunale di Vibo il rinvio a giudizio per Domenico Renato Serra, di 57 anni (avv. Antonio Fuscà e avv. Vincenzo Belvedere) nella sua qualità di amministratore unico dell’impresa affidataria del cantiere edile; Nunzio Iellamo, 46 anni di San Pietro a Maida (avv. Michele Cerminara e avv. Nicola Currado), in qualità di amministratore unico della ditta esecutrice della fornitura e messa in posa delle grondaie e di datore di lavoro; Pietro Lappano, 61 anni di Cosenza (avv. Gregorio Barba), direttore dei lavori e coordinatore della sicurezza e per Giuseppe Mari, 64 anni di Fiologaso, Rup.
Concorso in omicidio colposo l’accusa mossa dalla Procura nei confronti dei quattro indagati i quali «per colpa dovuta a negligenza, imprudenza e imperizia, nonché inosservanza della specifica normativa antinfortunistica, cagionavano la morte per folgorazione di Vito Iellamo e di Gabriel Daniel Popan».
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